Il gioiello messo a nudo. Proposta di allestimento museografico del Museo del Gioiello di Vicenza

Il Museo del Gioiello di Vicenza è il più importante museo dedicato al gioiello in Italia, incastonato nella eccezionale Basilica Palladiana, Patrimonio Unesco e sotto vincolo della Soprintendenza dei beni artistici ed architettonici.
La collezione del Museo del Gioiello si rinnova ogni due anni, un lasso di tempo lungo rispetto ai canoni delle mostre temporanee e non dispone di una collezione permanente.
L’attuale allestimento per mostre temporanee – di qualità, elaborato da un noto studio di Milano – presenta degli espositori formalmente molto caratterizzati, collocati al centro delle stanze, inoltre delle parziali contro pannellature delle pareti opache, dotate di sistema illuminante.
In previsione della prossima mostra temporanea, è richiesto uno studio preliminare di ammodernamento allestitivo per rendere gli spazi più fruibili al visitatore e gli ambienti più flessibili alle turnazioni espositive.
Inoltre si richiede di valorizzare maggiormente i contenuti delle mostre, seguendo linee museografiche attuali, in maggior rapporto con il sistema museale di Vicenza.
Il nuovo progetto di allestimento prevede pertanto di fornire un supporto allestitivo durevole nel tempo per le future mostre del Museo del Gioiello di Vicenza.

A breve termine, sono state individuate alcune proposte idonee a modificare gli spazi senza impegnare eccessive risorse, valorizzando l’esistente.


Al piano primo:
• Modifica contropareti esistenti
Le attuali contro pareti, presenti in ogni stanza e dotate di impianto elettrico e illuminante, hanno una struttura ancorata ai muri rivestita da pannelli in mdf laccato. La proposta è di rimuovere questo rivestimento, mantenendo le strutture esistenti, riproporzionarle in altezza, inserirvi teche allarmate, infine rivestirle con un nuovo paramento ligneo, da stuccare e verniciare in opera.
Le contro pareti saranno così configurate sia come dispositivo di esposizione dei gioielli, attraverso volumi sfondati con teche allarmate in vetro, di profondità variabile e fondale a specchio, sia come supporti iconografici per quadri, pannelli esplicativi, grafica, fotografie, ecc., attraverso degli sfondati a vista di minore profondità.
Questi ultimi supporti, simili a quanto realizzato a Palazzo Chiericati, avranno finitura pari al resto delle contro pareti ma realizzata con pannelli microforati, idonei al fissaggio, senza chiodi o collanti, dei supporti iconografici, evitando una continua manutenzione post mostra dei pannelli (chiodi, viti, ecc.); inoltre la microforatura ottiene una miglior resa acustica degli ambienti, ad oggi molto riflettenti.
Le contro pareti saranno dotate di illuminazione interna, oggi ad incandescenza, a led, per proteggere le opere esposte e ridurre i consumi e di illuminazione esterna a soffitto, entrambe di tipologia a scomparsa. Il disegno delle teche integrate nelle pareti sarà in relazione con l’architettura dell’edificio, pensato sullo straordinario “tipo” del teatro Olimpico di Vicenza, dove un esterno è rappresentato come quinta teatrale per un interno, attraverso una moderna modulazione che riprenda le classiche linee di costruzione degli ambienti, dando maggior sensazione di spazio interno e ordine. In questo modo le teche e i supporti grafici, anche quando lasciate vuote, avranno una degna configurazione.
• Numerazione locali e grafica integrata.
Si propone di eliminare l’attuale nomea dei locali, apparentemente slegata da una direzione museografica, e di numerare le sale, introducendo nelle contro pareti dei supporti ad hoc una nuova grafica coordinata.
• Parziale oscuramento locali.
Proponiamo che alcune finestre, realizzate in profili di ferro color antracite, vengano oscurate con teli / arazzi tesati, attraverso ganci a L applicati alle finestre a cui fissare tessuti stampati, dotati di asole con aste di supporto e tensionamento. I teli saranno stampati di volta in volta in relazione ai contenuti in mostra, creando una scenografia grafica adattabile alla turnazione mostra.
• Modifica cuscini di appoggio gioielli.
Gli attuali velluti di appoggio dei gioielli presentano colori e grafiche poco idonee alla valorizzazione dei reperti. Si propone di sostituire i cuscini realizzandone di nuovi in pelle, naturale posa dei gioielli, o in velluto tinta unita.
• Trasformazione mobili esistenti
Si propone di modificare e di realizzare ex novo alcuni mobili presenti, al fine di valorizzare e concentrare l’attenzione sul contenuto, i gioielli, al posto del contenitore – espositore.

(collaboratrice: arch. Martina Toniolo)